Per memoria Abbiamo evitato di porre l’Italia insieme alla Grecia di Gianfranco Polillo* Forse Ferrini – ma a noi non risulta – capirà poco, ma la replica di Giorgio La Malfa non sta in piedi. Dice La Malfa: ho votato secondo le indicazioni della Direzione: a favore della conversione in legge del decreto, ma negando la fiducia al Governo. Immaginiamo che altri avessero seguito il suo comportamento. Risultato? La caduta del Governo, una crisi al buio, la forte probabilità di elezioni anticipate in autunno. In questo scenario che fine avrebbe fatto la manovra economica? Nelle migliori delle ipotesi sarebbe rimasta nel cassetto. Norme scritte solo "per memoria", visto che la loro maggior parte richiedeva provvedimenti attuativi ed un Governo intenzionato a farle valere. E nel frattempo come avrebbero reagito i mercati? Lo spread sui titoli del debito pubblico sarebbe rimasto lo stesso? In questa prima parte dell’anno ne abbiamo rinnovati per 360 miliardi. Ne mancano ancora 150 per chiudere il cerchio. Ce l’avremmo fatta? Oppure ci saremmo trovati in compagnia della Grecia, iscritti nell’albo d’oro dei PIGS, secondo il ricorrente auspicio di Vincenzo Visco? Domande senza risposte. Ed allora meglio ricorrere ai giudizi sprezzanti, come fa La Malfa, nella sua replica. Come se questo bastasse. *Vicesegretario Pri |